FESTA dello SPORT CHIERI 18 settembre 2022

artimarziali

Domenica 18 settembre 2022 a Chieri si è tenuta la Festa dello Sport, tutte le discipline sportive sono scese in piazza per rappresentare le proprie attività in previsione dell’apertura dei corsi. Anche il Club Dien Hong ha preso parte alla manifestazione mettendo in campo una rappresentanza dei suoi atleti.

Gli atleti del Club si esibiscono con Quyen (forme tradizionali) a mani nude e con armi. Anche i piccoli atleti hanno preso parte alla dimostrazione dimostrando con grinta le tecniche che hanno allenato..

Il pubblico ha apprezzato molto le spettacolari tecniche di forbice, tipiche degli stili vietnamiti.

Vi aspettiamo in palestra muniti di certificato medico agonistico e/o di buona salute per fare una prova, le prime due lezioni sono gratuite. Abbigliamento consigliato per chi non ha il Vo Phuc (kimono vietnamita) o altra divisa marziale, pantoloncini o tuta da ginnastica e maglietta.

RIPARTONO I CORSI:

Lezioni di prova gratuite: necessario Certificato Medico e Green Pass/Tampone

I corsi sono adatti a tutte le fasce di età indipendentemente dalla disciplina.

L’Arte Marziale vietnamita ricerca la completa armonia tra Corpo e Mente attraverso attività motorie che sviluppano flessibilità e resitenza insime ad una corretta respirazione e gestione dell’Energia Interna.

Per chi ama il Combattimento si tengo corsi specifici per Banbini – Baby Combat– propedeutici, insieme a tutta l’attività psicomotoria, per la corretta gestione del fenomeno “Bullismo”.

Per Ragazzi ed Adulti i Corsi di Boxe Vietnamita vengono sviluppati attraverso percorsi di rafforameto fisico mirato: resistenza, elasticità, forza, istinto e formazione tecnica.

Non ci sono limiti fisici o di età che ci possano impedire di migliorare la nostra condizione di salute, lo studio delle ARTI MARZIALI mira, attraverso le sue tecniche millenarie, al riequilibrio generale del corpo e della mente infondendo sicurezza e maggiore autostima in tutte le situazioni.

Per i Violenti non c’è più spazio

Articolo uscito sul Corriere di Chieri venerdì 18 settembre a seguito dell’intervista fatta ai Maestri chieresi sul tema della violenza e del bullismo.

Foto centrale il M° Massimo Carrara mentre esegue una tecnica di difesa da attacco con il bastone.

Tutti i Maestri, seppur con parole diverse, si sono espressi contro l’uso della violenza e schierati a difesa dei Valori e dei Principi che le Arti Marziali custodisco e tramandano da millenni..

La Violenza non é ARTI MARZIALI

Scrivo con grande tristezza e profondo rammarico per quanto accaduto negli scorsi giorni a Colleferro.

Essere atleti e praticanti di Arti Marziali significa: Rispetto, Regole, Principi e Profonda Umiltà; caratteristiche che quattro delinquenti, non li si può definire diversamente, hanno saputo infangare con un atto vile e di inaudita violenza contro un povero ragazzo che ha dimostrato, con la VITA, cosa voglia dire un atteggiamento marziale senza aver, probabilmente, mai praticato nulla di tutto ciò.

Insegno da più di 30 anni Viet Vo Dao, Arte Marziale Vietnamita e,  seppur esistano gare e competizioni, alla base di ogni incontro c’è sempre il rispetto dell’avversario e delle regole. Per un’atleta marziale essere Forti vuole dire essere Utili, non diventare un branco di vigliacchi , 4 contro 1, sanguinari e violenti.

Le Arti Marziali insegnano fondamentalmente ad acquisire equilibrio psico-fisico, attraverso il duro allenamento si coltiva la flessibilità del corpo e la calma interiore. Chi pratica sport da ring o nella Gabbia, vedi l’MMA (mixed martial arts) pratica seguita dai quattro soggetti incriminati, dovrebbe essere perfettamente consapevole dei rischi che corre e, ancor più, di ciò che può provocare utilizzando tali modalità di lotta.

Sono certo dell’indignazione di tutti quegli atleti che praticano MMA o sport da ring, seppur violenti sono governati da regole, forse difficili da comprendere per i non addetti ai lavori ma pur sempre governati da regolamenti sportivi.

Il branco ha infangato e distorto la visione di un mondo fatto da molte discipline Marziali che hanno come scopo la diffusione dell’arte orientale e delle regole che le governano.

Non c’è pena che possa cancellare un’atto così vile e crudele.

M° Massimo Carrara 

VIET VO DAO RIPARTONO I CORSI

Arti Marziali

RIPARTONO I CORSI di BOXE VIETNAMITA

Tutti gli allenamenti vengo svolti nel pieno rispetto delle normative vigenti Nazionali, Regionale e su direttiva della Federazione FIWUK CONI.

L’Allenamento al Combattimento 5° parte

Potenza

Un attacco si può definire efficace quando è portato con una buona potenza.

Per sviluppare la potenza è necessario saper utilizzare bene i muscoli più forti affinchè possano sostenere quelli più deboli. I muscoli del braccio e dell’avambraccio sono più deboli se confrontati a quelli della coscia e del polpaccio.

Per aumentare la potenza dei pugni occorre canalizzare le forze sviluppate dalle gambe, dall’addome e dal tronco verso il braccio. E’ sconsigliato praticare esercizi che sviluppino in maniera esagerata i muscoli della braccia, si finirebbe per rendere gli stessi grossi e rigidi andando a perdere flessibilità, elemento utile per sviluppare potenza in un attacco.

La potenza si ottiene mediante la concentrazione e lo sviluppo dell’energia su di una superficie ridotta. Tutti gli attacchi nel Viet Vo Dao vengono fatto in virtù del principio:

“canalizzare la forza su di un punto dell’avversario, in caso estremo su di un punto vitale.

Tutti i principi enunciati nei vari capitoli fanno parte dl codice delle teorie dell’International Viet Vo Dao. Il praticante deve sempre tenere a mente la nozione “..utilizzare al minimo la forza e al massimo l’agilità..” . il praticante, attraverso l’allenamento, deve sviluppare in modo naturale e folgorante il miglior “THE” e far cresce armoniosamente tutte le parti del corpo senza dimenticare di mantenere una forte lucidità mentale.

La combattività è la chiave di ogni successo.

L’Allenamento al Combattimento 4° parte

Potenziale

Combattimento Viet Vo Dao, Vo Co Truyen

Nel Viet Vo Dao esiste un termine, difficile da tradurre senza perdere la completezza del significato, “THE” che noi traduciamo provvisoriamente in potenziale. Si pronuncia la parola The con l’H aspirata per differenziarla dal termine the intesa come bevanda.

In combattimento l’atleta deve cercare di ottenere il miglior THE, cioè tutti gli elementi che si potranno rivelare favorevoli nello scontro, in particolar modo il controllo della posizione che occupa l’avversario.

Qualche esempio:

girare la propria schiena al sole obbligherà l’avversario a lavorare con una luce abbagliante difronte rendendo più difficile la percezione;

occupare un posto rialzato, ovviamente non sul ring, metterà da subito l’avversario in una posizione di svantaggio, in quanto le sue tecniche saranno subordinate ad una maggiore divaricazione se parliamo degli arti inferiori e di attacchi di braccia necessariamente rivolti verso l’alto, con evidente perdita di potenza.

In questo modo grazie ad un THE favorevole sarà più facile contrastare gli attacchi di un avversario decisamente più forte. Il principio vietnamita “DI NHU THANG CUONG”, ovvero l’arte di utilizzare l’agilità contro la forza, consente al praticante di tenere testa anche ad avversari particolarmente robusti e dotati di maggiore forza.

Chi vuole combattere con efficacia dovrebbe allenarsi evitando lo scontro diretto. Privilegiare spostamenti e sbilanciamenti consentirà di sfruttare al meglio lo slancio di un attacco dell’avversario a nostro favore.

Schivare gli attacchi, “sparire e ricomparire” ovvero indietreggiare ed avanzare per rendere più efficaci le tecniche di affondo; presentarsi in posizione laterale e non frontale per gestire al meglio gli spostamenti rapidi e gli affondi. I giochi di spostamento rapido favoriscono le migliori condizioni per creare THE favorevoli.

L’ Allenamento al Combattimento 3° parte

Morbidezza e Controllo

il praticante deve sviluppare la capacità di controllare la potenza dei propri movimenti per ottenere un buon risultato nel combattimento. Deve allenare le tecniche di mano e di piede nei minimi particolari in modo da poter sferrare attacchi fulminei ed estremamente precisi mantenendo movimenti fluidi e morbidi.

In un combattimento vincere è fondamentale, ma vincere un incontro con la bellezza dei gesti e la pulizia delle tecniche dimostra di aver raggiunto un’alto livello nell’Arte Marziale.

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Durante l’allenamento, con qualsiasi tecnica si lavori, il praticante non dovrebbe mai dimenticare che sta praticando un’ arte e non una semplice tecnica marziale, il cui scopo sarebbe solo quello di sconfiggere l’avversario, la bellezza e la precisione delle tecniche dimostrano un livello superiore.

L’Allenamento al Combattimento 2° parte

Spazio e Tempo

Tutto il valore dell’Arte Marziale consiste nella esatta valutazione delle dimensione spaziale e temporale. Così tutti i movimenti devono essere effettuati nel rispetto di questo principio, affinchè il praticante possa sviluppare la capacità di evolvere armoniosamente nello spazio in un tempo determinato.

La valutazione della distanza deve diventare per il praticante una specie di istinto, in questo modo egli determinerà il tempo necessario per raggiungere un avversario o per parare un attacco.

Per migliorare le tecniche di spostamento un buon strumento di allenamento è il lavoro sui Quyen, con il lavoro e molta costanza si possono ottenere ottimi risultati.

L’allenamento al Combattimento I° parte

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I° parte Velocità e Precisione

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Sport da ring

L’allenamento deve sviluppare nel praticante contemporaneamente velocità e precisione dei movimenti sia di attacco che di difesa.

“Colpire presto e con saggezza”.

La velocità è diversa dalla precisione, essa si sviluppa con un allenamento assiduo, con la ripetizione delle tecniche utilizzando, talvolta, il supporto di pesi per aumentare il carico dei lavoro.

La precisione esige oltre alla costanza nell’allenamento anche di metodi specifici per raggiungere il risultato voluto, per esempio: raggiungere un punto preciso come l’occhio dell’avversario con la punta delle dita per poi arrestare il movimento a pochi centimetri; oppure come si vede spesso in molte dimostrazioni di Viet Vo Dao tagliare una mela posata sulla testa di un vo sinh con la sciabolo o con i long gian.

La precisione si può allenare attraverso un percorso di profonda concentrazione e di continuo affinamento della tecnica marziale.

Queste prestazioni sono il risultato naturale di giorni e giorni di allenamento e di una continua evoluzione delle tecniche del praticante

In sintesi, la velocità e la precisione vengono sviluppate nel medesimo tempo, seppur con metodologie diverse, consentendo al vo sinh di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e di trovare fonte di incoraggiamento per i risultati in costante evoluzione…