Scrivo con grande tristezza e profondo rammarico per quanto accaduto negli scorsi giorni a Colleferro.
Essere atleti e praticanti di Arti Marziali significa: Rispetto, Regole, Principi e Profonda Umiltà; caratteristiche che quattro delinquenti, non li si può definire diversamente, hanno saputo infangare con un atto vile e di inaudita violenza contro un povero ragazzo che ha dimostrato, con la VITA, cosa voglia dire un atteggiamento marziale senza aver, probabilmente, mai praticato nulla di tutto ciò.
Insegno da più di 30 anni Viet Vo Dao, Arte Marziale Vietnamita e, seppur esistano gare e competizioni, alla base di ogni incontro c’è sempre il rispetto dell’avversario e delle regole. Per un’atleta marziale essere Forti vuole dire essere Utili, non diventare un branco di vigliacchi , 4 contro 1, sanguinari e violenti.
Le Arti Marziali insegnano fondamentalmente ad acquisire equilibrio psico-fisico, attraverso il duro allenamento si coltiva la flessibilità del corpo e la calma interiore. Chi pratica sport da ring o nella Gabbia, vedi l’MMA (mixed martial arts) pratica seguita dai quattro soggetti incriminati, dovrebbe essere perfettamente consapevole dei rischi che corre e, ancor più, di ciò che può provocare utilizzando tali modalità di lotta.
Sono certo dell’indignazione di tutti quegli atleti che praticano MMA o sport da ring, seppur violenti sono governati da regole, forse difficili da comprendere per i non addetti ai lavori ma pur sempre governati da regolamenti sportivi.
Il branco ha infangato e distorto la visione di un mondo fatto da molte discipline Marziali che hanno come scopo la diffusione dell’arte orientale e delle regole che le governano.
Non c’è pena che possa cancellare un’atto così vile e crudele.
M° Massimo Carrara
Mi fanno schifo queste persone che massacrano innocenti solo perché loro “possono farlo”. Fra il poter fare una cosa e il farla concretamente ci passa IL MARE e questo si chiama buon senso e civiltà. I delinquenti come questi meritano solo l’ergastolo, le Arti Marziali insegna ben altro